Abbiamo portato le neuroscienze tra i ragazzi durante il lockdown. Una testimonianza del Progetto Scuola di Settimana del Cervello

Una delle più importanti proprietà del cervello è la plasticità, ovvero la capacità di modificarsi e riorganizzarsi strutturalmente e funzionalmente in risposta a stimoli ambientali.

Tutto ciò che ci accade ci cambia in qualche modo e questo cambiamento, che comporta la creazione o il rafforzamento di connessioni tra i neuroni, si esprime con i nostri comportamenti. Cosa ha a che fare tutto questo con il Progetto Scuola della Settimana del Cervello?

Proprio come una grande rete di neuroni, i professionisti e le scuole che hanno preso parte all’evento hanno dovuto riorganizzarsi e adattarsi alla situazione di emergenza che ha travolto tutti negli ultimi mesi: il nostro progetto si è trasferito online!

Parlare di NeuroMiti, ovvero false credenze sul cervello e il suo funzionamento smentite negli anni dalla ricerca scientifica, assume un valore significativo in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui sviluppare un pensiero critico diventa fondamentale per far fronte alle innumerevoli informazioni diffuse dal web.

Nonostante le modalità di attuazione del progetto, totalmente diverse da quelle pensate e programmate per mesi dagli organizzatori, siamo riusciti a far indossare le lenti da scienziato a bambine/i e ragazze/i, promuovendo l’esperienza diretta al fine di comprendere cosa significhi ad esempio memoria a breve termine, attenzione o capacità di problem solving.

 

E, in fondo, non è stato proprio questo un grande esempio di come individuare la migliore soluzione possibile a una situazione critica?

L’esperienza vissuta insieme agli altri membri del team di cui faccio parte – Neuroteam life and science –  ci ha fatto riflettere sul senso e l’importanza, nel bel mezzo di una pandemia, della condivisione, termine oggi usato e abusato soprattutto sui social, che deve essere intesa come reale scambio di nozioni ed emozioni.

La classe virtuale è diventata un palcoscenico su cui gli alunni hanno scoperto passo dopo passo il nostro Mr. Cervello con le sue parti anatomiche, le sue funzioni e, soprattutto, il centro delle emozioni. Tanti ragazzi hanno chiesto cosa accade nel nostro cervello quando paura, ansia, rabbia e tutte le emozioni che nel periodo di lockdown li (ci) hanno accompagnati, a volte con prepotenza, prendono il sopravvento. La spiegazione circa i meccanismi di questo straordinario organo, ha affascinato anche loro.

Il risultato, dunque, è andato al di là di ogni aspettativa: comunicare attraverso uno schermo non ha impedito ai ragazzi di divertirsi, riflettere, fare domande per capire più a fondo, proprio come è successo dal vivo un anno fa e, dal canto loro, gli insegnanti hanno assecondato tale entusiasmo con altrettanta partecipazione.

A dispetto delle difficoltà incontrate, anche quest’anno abbiamo piantato i semi della curiosità per far crescere, sempre più, l’interesse per la scienza del cervello!

Arrivederci alla prossima edizione!

Giovanna Montalto, psicologa
Neuroteam life and science
Team Progetto Scuola

One thought on “Abbiamo portato le neuroscienze tra i ragazzi durante il lockdown. Una testimonianza del Progetto Scuola di Settimana del Cervello

  1. Flora Arcuri ha detto:

    Molto interessante e ottimo spunto di riflessione.Grazie moltissimo

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