All’interno della manifestazione Settimana del Cervello – Sicilia abbiamo avuto modo di confrontarci con medici scrittori sull’intricante rapporto tra scrittura di libri gialli e mente.
Scrivere è uno strumento di rielaborazione di significati e di dialogo interno che, oltre a fissare i pensieri rapidi e inafferrabili, permette di riversarli su un foglio, favorendo un sano distacco dalle forti emozioni e al tempo stesso un effetto liberatorio. Scrivere è anche un modo di concedersi del tempo e di “passare in mezzo” a una preoccupazione o a un dolore, di organizzare i ricordi o le idee.
Venerdì 3 giugno alle 16 si aprirà presso il Royal Hotel di Messina il 65° Convegno Nazionale dell’Associazione Medici Scrittori Italiani (AMSI), interessante momento di scambio e condivisione tra chi ha fatto dell’attività letteraria un impegno parallelo a quello scientifico professionale.
A organizzare l’evento che per la prima volta si svolge in riva allo Stretto è il dott. Giuseppe Ruggeri, dal 2015 vicepresidente dell’AMSI e direttore del periodico associativo La Serpe. Non a caso, il tema è proprio Sicilia, crocevia di culture. Particolare attenzione sarà data al ruolo baricentrico dell’Isola e di Messina, porta della Sicilia negli scambi culturali e commerciali del mediterraneo nei secoli. Cospicua la compagine dei soci messinesi: Ruggeri, Buttafarro, Pandolfo, Russo, Ragno, Ioli, Iannelli, Oreto.
Qualche altra curiosità: l’AMSI è stata fondata nel 1951 da Achille Dogliotti, insigne chirurgo torinese. Tra i soci famosi vi sono Tobino, Bonaviri e Tumiati, quest’ultimo primo direttore de La Serpe.