A fronte dell’aumento dell’aspettativa di vita, che in Italia è pari a 82,8 anni, la popolazione anziana costituisce circa il 22% della popolazione totale, percentuale destinata ad aumentare fino al 34% entro il 2050. Il processo di invecchiamento è spesso accompagnato dall’insorgere di patologie croniche e le demenze fanno parte di queste, arrivando a costituire oggi la settima causa di morte in tutto il mondo. In Italia oltre un milione di persone ne è affetta!
Il termine “demenza”, oggi sostituito da “disturbo neurocognitivo”, indica un declino cronico globale e progressivo delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, funzioni esecutive, linguaggio, abilità visuo-spaziali…) con la conseguente comparsa di alterazioni comportamentali e cognitive che trovano nella valutazione neuropsicologica uno degli strumenti d’elezione per la diagnosi precoce. Un’approfondita valutazione consente di individuare infatti le aree di criticità e le competenze residue, utili a programmare interventi personalizzati che hanno come obiettivo principale quello di garantire quanto più possibile il mantenimento delle autonomie e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Non sempre i caregivers (coloro che si prendono cura del paziente) sono in grado di riconoscere per tempo i segni della malattia attribuendoli in maniera molto generica all’invecchiamento. A questo proposito, il principale obiettivo del nostro incontro è quello di fornire una visione d’insieme sull’invecchiamento patologico e promuovere l’importanza della pratica neuropsicologica nei suoi svariati ambiti applicativi.
I temi dell’incontro sono utili per tutte le età con particolare attenzione agli over 50.
Via Giuseppe Verdi, 26, 20062
Cassano d'Adda, Milano
Italia
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