Avere dei figli ci cambia – lo si sente dire spesso – non ci sentiamo più come prima, ma fino a che punto?
Oggi vi parlo di un aspetto della maternità legata ai cambiamenti osservabili nel ‘cervello di mamma’. Se vi chiedessi quali cambiamenti notereste durante e dopo una gravidanza, le risposte più gettonare si riferirebbero al corpo, come “l’utero, il seno e i fianchi”. Ma anche il cervello cambia e il motivo di questo cambiamento sono importanti proprio per il ruolo che stiamo per ricoprire: il genitore.
Cambiamenti osservabili
Le dottoresse Elseline Hoekzema e Erika Barba-Müller (2017), psicologhe dell’Università Autonoma di Barcellona, assieme al loro team di ricercatori dell’Università di Leiden in Olanda, hanno pubblicato uno studio rivoluzionario sulla rivista Nature Neuroscience. Questi scienziati, attraverso l’uso della risonanza magnetica, hanno fotografato il cervello di un gruppo di donne prima e dopo essere rimaste incinte per la prima volta, quello dei loro compagni e di un gruppo di controllo, composto da donne mai rimaste incinte e da uomini che non stavano per diventare papà.
Quello che ne è emerso è davvero sorprendente! Solamente le donne incinte mostravano dei cambiamenti visibili all’interno del loro cervello. Infatti, la loro materia grigia risultava diminuita di volume rispetto a prima della gravidanza.
Le mamme diventano più tonte allora?
Colpo di scena! Quindi da mamma ho meno materia grigia e mi istupidisco? Ovviamente no!
Lo spiega bene Silvia Dalvit Ménabé, neuroscienziata, fondatrice di BabyBrains e cofondatrice, insieme alla filosofa Cecilia Antolini, de Il Parto Positivo.
La riduzione del volume della materia grigia «non significa che diventiamo più tonte anzi, nel cervello delle mamme avviene una potatura sinaptica simile a quella degli adolescenti. Con l’affinamento e la specializzazione dei circuiti neurali critici per lo sviluppo cognitivo, emozionale e sociale. […]: il nostro cervello, grazie anche all’ossitocina, toglie di mezzo tutte le connessioni che non servono e rende più efficaci quelle più utili per il rapporto con il neonato. C’è un affinamento delle abilità della madre nel riconoscere i bisogni del piccolo, una facilitazione nel riconoscere segnali di pericolo dall’esterno, il cervello si prepara al bonding, la promozione del legame madre-figlio, e a diminuire le ostilità verso il neonato».
Accogli i tuoi superpoteri mamma
In una società in cui regna il concetto del “più è meglio”, il nostro cervello si disfa di ciò che non è così importante in quel momento, per concentrarsi interamente sul proprio bambino.
Ecco perché non ci sentiamo più come prima, ecco spiegate le dimenticanze e i vuoti di memoria. Ha tutto senso!
Le mamme super eroine affinano tutti i loro sensi e diventano incredibilmente brave a sentire, pensare e percepire, con un’accuratezza e velocità incredibili, quello che un’altra persona sente, pensa e percepisce. Se pensiamo alla stanchezza, al poco sonno e ai mille impegni in cui una mamma è spesso implicata, il suo cervello opera in modo funzionale in condizioni difficilissime.
«Il cervello di una mamma è veramente, biochimicamente, capace di mostrarle la persona dietro ogni bisogno, la ragione dietro le lacrime (non capricci!), lo sforzo dietro al risultato. A volte ci sembra di non essere capaci di svolgere i lavori più semplici. Le cose pratiche e razionali che nostro marito sa fare tanto bene e che il nostro capo vorrebbe tornassimo a fare rapidamente ci costano una fatica che non conoscevamo prima? È semplicemente perché stiamo facendo cinque lavori semplici e due complessi alla volta!».
Dobbiamo dunque essere fiere del nostro cervello, delle sue grandi capacità e dei nostri superpoteri di mamma, perché sono potenti ed indispensabili. Del resto, come dice l’ostetrica Ina May Gaskin “Non c’è organo come il cervello femminile. Se gli uomini lo avessero, se ne vanterebbero. Così dovremmo fare noi”, lei parlava dell’utero, ma spero abbiate compreso che anche il vostro cervello è super.
Sull’autrice
Ostetrica e referente Certificata BabyBrains, è anche sui social: L’Ostetrica e l’Alveare.